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Negli occhi c’è tutta la personalità di un arbitro: Rosetti e Calcagno per la decima riunione tecnica sezionale.

Fischio d'inizio di Aurelio Giorgianni alle 20 in punto, venerdì 15 dicembre 2023 e platea pronta a scartare il regalo di natale: lectio magistralis di Roberto Rosetti coadiuvato da Paolo Calcagno. Presenti anche alcuni associati delle sezioni del Piemonte e Valle d'Aosta.
La Sezione AIA di Torino ha tenuto botta con oltre duemila designazioni effettuate alle gare del girone di andata che si conclude in questo fine settimana, giusto per fare il punto dice il Presidente.
Il calcio d'inizio è il ringraziamento a tre Arbitri Benemeriti che ricevono la pergamena in ricordo dei loro anni di tessera: Sebastiano Testa 60 anni, Guglielmo Fabbri e Ugo Dallolio 50 anni.

A cui segue quello ai 22 nuovi arbitri, di cui due ragazze, a Chiara Perona che ha voluto essere presente a
questa serata molto importante e a Carlo Vuolo che fatto il suo il debutto nella Serie A di calcio a 5 come
osservatore. Poi un cenno ai prossimi appuntamenti, che gazie a Sinfonia4You saranno comunicati
puntualmente, prima di lasciare il campo con l'omaggio alle ragazze presenti in sala, realizzato
dall’associato di lungo corso e maestra d'arte Mario Maiorano con i suoi fiori di carta!
L'assist che manda in porta Roberto Rosetti e Paolo Calcagno è puntuale: "Stasera il livello tecnico sarà
molto alto e non serve che vi anticipi il programma perché quando scende in campo una squadra composta da Roberto e Paolo il risultato è assicurato."

Roberto Rosetti prende il centro del campo raccontando quanto il profumo dell'erba del terreno di gioco lo facesse sentire a casa sin dagli inizi della sua carriera ancora sedicenne. Sulla fascia Paolo Calcagno che non lo perde di vista un secondo. Condurre la riunione per lui è come arbitrare una semifinale di Champions: Chelsea vs Liverpool. La pressione del pubblico lo carica. Lui la sentiva e la trasmette a tutti i presenti con una verve che fa sentire tutti in campo. Per i presenti è un piacere ascoltare aneddoti raccontati dai protagonisti di tante gare vissute insieme.
Le doti di un arbitro. Personalità e Tecnica si innestano sulla perfetta conoscenza del regolamento e
altrettanto perfetta forma fisica.
Personalità: “Decidere sempre, sotto pressione, avendo visto bene tutto, decidere avendo visto solo in parte, decidere avendo visto poco e immaginando di stomaco e d'esperienza come sono andati i fatti. L’arbitro deve essere forte dentro. I calciatori lo capiscono dallo sguardo. E’ un percorso. Si impara un po' alla volta a prendere decisioni importanti e a volte impopolari.”
Tecnica: “ Spostamento tra le linee per essere vicini ed avere la migliore visuale possibile, sguardo come uno scanner per farsi il quadro esatto della situazione”. E poi dal suo bagaglio d’esperienza tira fuori alcuni consigli da memorizzare. Se due contendenti corrono fianco a fianco è difficile che ci sia un contrasto duro, a meno di una gomitata. Se due giocatori sono uno di fronte all’altro e stanno per affrontarsi bisogna alzare la guardia, soprattutto se il pallone rimbalza o quando uno fa un balzo verso l’altro. Conclude così:
“Raccogliete tutto le informazioni possibili, prendendovi quell’attimo in più necessario prima di intervenire per avere chiaro il punto di contatto o poterlo intuire per valutare se la gamba è tesa e scarica tutto il perso del corpo sul punto di contatto o se il calciatore tenta di ritrarla, se è alta, se espone i tacchetti. E poi intervenire senza indugi con personalità. Giallo se è da giallo. Rosso se è da rosso. E nel cartellino c’è tutto e non devo spiegare niente”.
E come in un copione non scritto le incursioni sulla fascia di Paolo Calcagno che approfondisce e puntualizza il punto di vista particolare dell’assistente arbitrale. Argomenta ambiti e modalità di intervento per supportare l’arbitro. Tutto chiaro, tutto semplice: gli ingredienti necessari a rendere una prestazione arbitrale eccellente che Roberto e Paolo ci hanno presentato dall’alto della loro esperienza sul campo e dirigenziale.
È venerdì e tutti i presenti sono ancor più pronti a scendere in campo per arbitrare la gara a cui sono stati
designati.
E’ finito anche il recupero e il Presidente emette il triplice fischio e decreta la fine della gara facendo gli
auguri di natale e dando appuntamento al 2024.

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